Eccolo qui, come dovreste stare voi adesso, ai miei piedi, sotto i miei
stivali, e invece dove siete? Davanti al pc a farvi delle seghe.
Mentali e fisiche. Siete veramente elle merde, chiunque non sia qui in
questo preciso istante è uno schiavo di merda, quindi, siete tutti
delle merdacce. Bella questa foto vero? Ripropone il MITO della
GIGANTESSA. Come è piccolo Tilly sotto le mie suole, sarà la
prospettiva, ma è una foto unica, senza effetti speciali, è una foto
vera come tutto quello che succede qui da me.
ma cos'è uno schiavo senza la Padrona? Nulla. Fortunatamente la Padrona
ha molti schiavi, se manca uno... pazienza, ce n'è sicuramente altri al
suo posto. Ecco perché le cose funzionano così: ci sono pochissime
Padrone e molti schiavi. Non è copa mia né vostra, è la natura. E' come
con i cani, i capobranco sono pochi rispetto alla moltitudine, e per
forza, altrimenti si sarebbero già uccisi gli uni con gli alri. E' un
equilibrio naturale al quale nemmeno la razza umana può sfugire, e
mentre homo hominis lupus, ed è ancora nella normalità, le femmine
capobranco sono una vera e propria eccezione. Rendetevi conto delle
cose come stanno.
Quando poi porgo il piede nudo alla bocca del mio schiavo esso
finalmente si rilassa, vedete le mani come sono semiaperte,
abbandonate, questo è un premio, in questo istante non teme nessuna
punizione, si abbandona finalmente grato di non ricevere perfide
percosse, la sua bocca dona alla carne del mio piede il piacere che
ricerco, sa di essere in uno stato di grazia, è un momento veramente
intimo che viene assaporato da entrambe le parti con la stessa identica
intensità. Questa foto è una poesia per me.
ma l'altro piede calza ancora lo stivale padronale, duro, di cuoio,
austero, ecco l'altra faccia i questa medaglia, vedete che le mani si
chiudono a riccio? Questi sono dettagli, ma dettagli importantissimi, è
la psiche del mio slave che si manifesta attraverso i suoi gesti,
interpretabilissimi, lo vedete da voi. Cosa mi piace del mio slave
Tilly? La sua sincerità sempre presente seppur nelle sue
contraddizioni. Difficile capire quello che ho detto? Per me è
chiarissimo, come mi è chiaro Tilly, è un libro aprto per me, mentre
non lo è per lui stesso, e queste cose le scrivo soprattutto per lui
affinché si capisca meglio, non certo per voi merdine.
Odiatemi, se non riuscite ad essere miei schiavi, maledicete il momento
in cui siete venuti a conoscenza del mio nome, imprecate per non
riuscire a dimenticarmi, vergognatevi di voi stessi e della vostra
incapacità di vivere quello che sentite dentro di voi. Ma non è colpa
mia, è proprio colpa vostra e della vostra mente. Inetti, incapaci,
codardi, parassiti, schiavi solo nella vostra fantasia e mai nella
realtà. Lo so, sono tagliente quetsa sera, ma è giusto fare una
riflessione ogni tanto anche se fa male a me prima di tutto e a voi. A
voi giustamente.
Quando il tempo non ha più senso e lo schiavo giace a terra incatenato
con i miei piedi giocanti a donare gioia o dolore a seconda del mio
capriccio, davvero sapete ancora chi siete? No.
SEGUE XXXXXXX CLICCA QUI