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PADRONA ISABELLA MISTRESS

Dimenticavo, stasera altro decreto stabilisce che da domani mattina saranno chiusi tutti i negozi, centri commerciali, bar, ristoranti, palestre, parrucchieri ma sarà consentito aprire non al pubblico ma per servizio a domicilio per chi effettua questo servizio quindi se cercate bene probabilmente trovate chi vi porta la pizza a casa.
Resteranno aperti supermercati, farmacie, parafarmacie, trasporti e servizi come poste e uffici aperti al pubblico.
Personalmente penso che facciano benissimo perché il mio pensiero di fondo è che meno si propaga prima finisce l'emergenza, ora vediamo se l'Europa segue a breve o che faranno, credo che tutta europa in settimana dovrebbe prendere le stesse decisioni, o l'OMS x lei.

E io me ne sto qui bella tranquilla, in ansia come tutti per i miei familiari che sono a Milano e in Spagna, a dire il vero sono due giorni che non faccio nulla di interessante tranne che piantare (ieri) una altissima pianta di mimosa che mi è arrivata per posta dal mio ammiratore dei cioccolattini, questa volta ha voluto strafare, avevo scritto l'8 Marzo BASTA MIMOSE GRAZIE su instagram e fb e il 9 mi è arrivata la pianta! Già messa in giardino e sta benissimo, così l'anno prossimo sarà fiorita. Qui in Sardegna poi diventano altissime, ce ne sono anche di 6/7 metri: mimose x tutti!



I due giorni precedenti invece ho fatto due video spensierati con un argomento di quelli che ci riporta bambini: lilliput e la Gigantessa.



E' sicuramente nel mondo fetish bdsm kinky una delle fantasie che ci riporta maggiormente all'età prepuberale, ricordo che quando avevo circa sei anni fantasticavo la sera prima di dormire e la mia fantasia fissa ricorrente era avere degli omini piccoli come un mio dito che vivevano in alcune scatole delle scarpe alle quali avevo fatto le finestre (raramente facevo la porta). Erano sempre tutti maschi, non avevo omini femmina, ed erano tutti in mio dominio nel senso che dovevano ubbidirmi.



Gli facevo fare cose faticose, erano sempre a torso nudo ed erano i miei schiavi. Di certo ha influito su questa fantasia la storia di Roma antica che si inizia a studiare superficialmente alle elementari, i film ora quasi dimenticati in bianco e nero che si vedevano nelle voluminose tv dell'epoca (anche esse in bianco e nero ovviamente) con il vetro bombato e la cassa in colore finto legno, film ovviamente riguardanti il periodo antica Roma e schiavi, rivolte degli schiavi, imperatori e imperatrici, mischiamo il tutto con I Viaggi di Gulliver che andava tanto di moda ed ecco che nella mia mente nacque il mito della Gigantessa.



 Ero una bambina crudele, le mie bambole giacevano spesso nude con la pancia tagliata, a volte senza la testa, e i miei omini / schiavi immaginari non godevano affatto di buona sorte. Subivano punizioni crudeli da parte mia per avermi fatto arrabbiare, non dimentichiamoci che ci parlavano a scuola delle passate religioni prima del cristianesimo, degli Dei dell'antica Grecia (che erano circa gli setssi di Roma antica), il testo di riferimento di poco rivisitato era ancora Ellade e Roma che risaliva al ventennio e che vi invito a cercare e a leggere.



 "Lo schiavo era una cosa, e come tale può essere venduto, ceduto, perfino ucciso senza che nessuno insorga contro cotali infamie" (da Ellade e Roma edizioni non ricordo perché lo ho al piano sopra in studio). In tutto questo mix entrato nel mio cervello, dopo aver passato l'ultimo anno della mia vita a cercare di sottomettere quel disastro di mio fratello che mi aveva sottratto il primato di reginetta della casa da quando era nato, mettiamoci pure la gelosia della figlia piccola ma maggiore che si vede trascurata per il nuovo e strillante ultimo arrivaro, insomma, mi sfogavo con i miei poveri omini schiavi prima di addormentarmi.



 Una bambina decisamente border line. A volte ne uccidevo pure qualcuno, mi ricordo di uno in particolare che mi piaceva ma aveva fatto il cattivo e secondo la più classica delle torture romane lo aveco legato con un piede a un immaginario cavallo e con l'altro piede ad un altro immaginario cavallo. Si era rotto. Ricordo in quel momento di essere stata dispiaciuta, forse ho avvertito seppur nella fantasia l'irreparabilità del mio gesto.



 E poi mi sono consolata: "Ne inventerò un altro." ecco come ho risolto. Però poi non ne ho rotti più, di omini immaginari. Solo dolorose punizioni. Probabilmente è l'età in cui si comincia a sviluppare una coscienza, per chi ce l'ha da sviluppare ovviamente. Alcuni ne sono privi, purtroppo. Lo sapete la razza umana mi da il voltastomaco, non tutti ma globalmente visto siamo un disastro.



Solo più tardi ho compreso che le mie inconfessabili fantasie albergavano inversamente nella testa di altri soggetti/oggetti: gli slaves! Fantastico momento di complementarità, da allora questo argomento ogni tanto salta fuori, anche chi non si è mai soffermato coscientemente a pensarci su mentre legge queste parole avrà una sorta di reminescienza, qualcosa che affiora da un lontano passato atavico e immaginario, ma che fa parte dell'immaginario collettivo. Ecco come finisce il mio miniomino ora, a farmi da posacenere...... Questi fotogrammi sono tratti da un video di crushing estremo con effetti di schiacciamento delle ossicine.... nn vi dico come ho fatto.... sicuramente molto settoriale ma bello nel suo genere! SEGUE )))))))